A Mirabello (Ferrara) circa 10 anni or sono (ve la ricordate la calura del 2003?) ci fu un increscioso episodio durante un funerale, dovuto a perdite di liquami cadaverici durante l'intera cerimonia, e anche in Chiesa. Sul carro funebre e dal carro funebre. La famiglia del defunto intentò causa civile alla ditta di onoranze funebri. Nei giorni scorsi si è arrivati a sentenza, che ha condannato l'impresa funebre, per non aver correttamente confezionato il feretro, al pagamento dei danni morali. Una cifra simbolica di 2000 euro, ma tanto è stato stabilito. A nulla è valsa la chiamata in correo di chi aveva svolto l'iniezione conservativa (che per il giudice ha avuto una funzione ritardante il processo putrefattivo). Difatti è stato assolto chi ha svolto la puntura conservativa. Invece l'impresa funebre fu inizialmente condannata per reato ambientale (liquami e puzza) e quindi per "getto pericoloso di cose", di fatto risolto con una ammenda. E poi alla fine con il pagamento dei danni morali alla famiglia. La morale è che l'impresario funebre è responsabile del corretto confezionamento del feretro usato nel trasporto al cimitero o al crematorio e quindi deve adottare le soluzioni più corrette per impedire il percolamento cadaverico.
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